sabato 27 gennaio 2007

Febbre



Sono impegnato a guarire dall'influenza secondo i consigli dell'esperta. Il metodo consigliato e quello tradizionale di stare al caldo con venti coperte dopo aver bevuto un becchierino di wisky.
Niente farmaci... il virus non lo battono!  
 

domenica 21 gennaio 2007

Willie on the table

Willie on the table
Willie on the table,
originally uploaded by bornwiththehat.
visto che per alcuni sono uno scrittore... ecco la storia di willie!

C'era una volta una piccola cagnetta, il suo nome è Susy. Ella non soleva fare brutte amicizie, tant'è che non ebbe mai alcun rapporto con alcun cane maschio, finquando, un giorno, per sua sfortuna, non le capito una violenza. Susy, dopo sette gravidanze immaginarie, rimane così incinta per davvero. Difficile fu accorgersi dal suo stato da parte dei suoi cari, infatti era la prima volta che dopo le mestruazioni non accusava i sintomi di una gravidanza immaginaria, così la sorpresa fu immensa, ci volle prima un ecografia. I cuccioli che Susy partorì furono 5, tra cui willie... che visto la mia posizione doveva necessariamente essermi appioppato (termine bonario). Willie era la pecora nera al contrario, l'unico carino tra i fratelli che, a pelo corto, sembravano chiwawa. Poi williè crebbe, divenendo la peste che tutti conoscono...

venerdì 19 gennaio 2007

qoob tv




da oggi nella barra inferiore in basso!!! 

domenica 14 gennaio 2007

...to the Seaside


Che bello la domenica mattina... alzarsi e poi essere presi di soprassalto per fare un giro.
to the seaside...

sabato 13 gennaio 2007

Intervista a Fran Lebowitz su "global warming"


 
Ero alla ricerca di qualcosa che mi potesse far capire di più sul surriscaldamento terrestre. Letta questa intervista l’avrei subito denominata come la Beppa Grilla degli usa, la scrittrice Fran Lebowitz è l’opinionista più sarcastica e pungente che l’America vanta da trent’anni a questa parte secondo la rivista Vogue uomo. In un’intervista si scevera about “global warming e terrorismo biologico”:

“Il pianeta è surriscaldato, i ghiacciai si stanno sciogliendo e il rischio è estremo. Nonostante questo quadro non si sia verificato in una notte, non posso fare altro che puntare il dito contro l’amministrazione Bush, colpevole di qualsiasi nefandezza, compreso il fatto che la notte soffro d’insonnia. Anzi, io non riesco a dormire proprio perché ci sono loro al potere. In ogni modo, la loro inerzia totale nel non voler affrontare il problema è agghiacciante: non siamo di fronte ad un’amministrazione ma ad un’organizzazione criminale nel vero senso della parola. Sostengono, per esempio, che non ci sono prove scientifiche o che non sono sufficienti a far suonare un campanello d’allarme. E’ grottesco: questi credono – prove o non prove – alla Vergine Maria e alla Resurrezione, ma nonostante il 99% degli scienziati mondiali dimostrino con dati inequivocabili una situazione gravissima, per loro il global warming non rappresenta un problema. Senza contare poi che quando a New York in ottobre ci sono 30 gradi, l’inverno dura tre mesi soltanto e l’estate mi devo cambiare la camicia tre volte al giorno, non ho bisogno di avere uno in camice bianco che mi comunica che siamo al limite.
E lapalissiano che il calore è globale, e quindi tutte le nazioni sono coinvolte. Eppure è imperativo che il mio paese agisca in modo concreto per due ragioni: la prima, che ha pesanti seguiti economici, è l’enorme consumo di carbone e petrolio e il conseguente inquinamento che creiamo. La seconda, a livello più ampio, è che, se ci comportiamo scorrettamente, tutti lo notano, dimenticando l’immobilismo di altri paesi o trovandolo perfettamente scusabile. Bisognerebbe essere lungimiranti e invece viviamo in un’era che va a ritroso. Senza contare che la gente comune, spesso dotata di un livello d’ignoranza abissale – e il nostro governo è pure responsabile di una pessima istruzione scolastica – non solo non sa nulla né capisce nulla, ma è capace di dire entusiasticamente: “E’ fantastico, sembra primavera tutto l’anno!”. Anche la sinistra ha fallito. Molto, di cui oggi paghiamo lo scotto, è la conseguenza degli errori dei democratici, che hanno speso 30 anni per combattere l’inquinamento con due o tre trovate grossolane, tipo quella di vietare il fumo nei ristoranti. Una volt ho detto a Bloomberg, che detesto profondamente, “Ma lei pensa davvero che ci siano due tipi di aria, una esterna e una interna? Perché in una stanza le sigarette sono tabù, mentre le auto che entrano a Manhattan sono migliaia?”. Tralasciamo poi che lui ogni settimana va alle Bahamas col suo jet privato, e ogni viaggio è pari al consumo globale di sigarette nella storia di New York. Il divieto del fumo al governo non è costato nulla. Ma ridurre il consumo di monossido di carbonio non lo è, ecco il punto.”

sul terrorismo biologico

“Siamo andati in Iraq per le armi di distruzioni di massa e non abbiamo trovato nulla. Non solo: nessuno sembra ricordarsi – ed è incredibile – che l’antrace è stato diffuso da un americano, il quale ha usato come mezzi sia il sistema postale che l’aviazione, simboli inequivocabili di progresso e di libertà. Bene, anche in questo caso, il risultato è identico, non è stato mai preso. Mai. Comunque io, al contrario di quasi tutti quelli che conosco, non sono spaventata da possibili attacchi come l’atomica, bombe sporche e affini. Mi sembrano scenari da film di fantascienza, oltre un modo disonesto che il paese adotta per creare uno stato d’allerta. Del resto, seminare il panico in un popolo ignorante, e l’America è ignorante, è facile. C’è altro che mi preoccupa. Il West Nine Virus, per esempio, una zanzara mortale che qualche anno fa è spuntata dal nulla, ha fatto delle vittime e poi è scomparsa, senza che si capisce un accidente. Gli spinaci in busta, ed è una realtà recente, che chissà come sono stati lavati ma che nel frattempo hanno fatto ammalare centinaia di newyorkesi. La globalizzazione dell’agricoltura: ecco quello che per me è il vero terrorismo biologico di cui oggi siamo tutti vittime.”

Uomo Vogue, Conde Nast


venerdì 12 gennaio 2007

Palermo's Giubileum




 

domenica 7 gennaio 2007

Saddam/Mussolini/Luigi XVI



Sono contro la pena di morte, ma…

A dispetto del movimento sollevato dai Radicali e la morte di Saddam mi sono venute in mente certe relazioni. Nuri Al Maliki critica fortemente le interferenze degli stati stranieri che condannano la pena di morte e l’uccisione di Saddam, ritenendo questa una faccenda del popolo iracheno. Il premier ha anche parlato di «flagrante interferenza negli affari domestici dell'Iraq», nonché di «affronto ai familiari delle vittime» dell'ex regime. Oggi mi chiedo che tipo di relazione può esserci tra la pena di morte e il passaggio ad un nuovo assetto politico… Luigi XVI in Francia durante la rivoluzione francese, Mussolini dopo il regime fascista… Insomma, anche noi occidentali siamo bravi ed evoluti, moderni ed anche un po’ farisei nel giudicare gli altri. Io continuo ad essere contro la pena di morte… ma mi è venuta in mente questa connessione.



 

giovedì 4 gennaio 2007

Das Neu Apfelsaftschorle Blog




Attimo del Dattero 

$lideXpo$ition del Mese





La slidexposition del mese e la serie dei cinque quadri realizzati da
Mark Ryden con uso di lente d'ingrandimento 

Mark Ryden (Oregon 1963) è un pittore di immagini fantastiche e criptiche. Dissacratorio, i soggetti delle sue opere sono spesso caratterizzati dalla presenza di simboli culturali e religiosi dell'occidente. Sito Ufficiale

clicca qui per la slidexposition


o guarda la slidexpo nella sidebar inferiore a destra


mercoledì 3 gennaio 2007

Channel Five Tonight


Will Hunting di Gus Van Sant

Aforismi sull'operosità.

Hume, David
L'avidità, il pungolo dell'operosità.

Ruskin, John
La vita senza operosità è peccato, l'operosità senza arte è brutalità.

Goldsmith, Oliver
La fortuna si accompagna sempre all'operosità.

Dickens, Charles
L'operosità è l'anima degli affari e la chiave di volta della prosperità.

 

martedì 2 gennaio 2007

e siamo già a due...


E’ solo il primo dell’anno! Tirando le somme non è poi così un grande cambiamento… tra una canzoncina pop ed un’altra la sera del primo gennaio è già finita! Mi sto facendo una cultura pazzesca di tutte la band indie che esistono negli UK con myspace. Ieri, serata castigata oggi impegnata economicamente (a qualcuno toccherà derivare un utile dalle proprie sfacchinate)!


Ecco qualche links da non visitare per non farsi una cultura sulla corrente indie vagamente pop-psichedelica-sperimentale-acustica del momento (termine che odio usare, ma non me ne vengono altri in questa fase disorganica della serata) in Alemagna.

Scouting for the girl
Los Campesinos!
Get Cape. Wear Cape.Fly
Cate Le Bon
Sunset Cinema Club
The Wombats
Rory McVicar
Snowfight In The City Centre
Monkey swallow the Universe
Irene (vabbe' questa è di Gothenburg, Sweden!)
.. adesso basta!