Mafia, corse di cavalli e promesse di voto
Ad Alcamo era tradizione organizzare, in onore della Santa del paese(?), una corsa di cavalli al centro delle vie della città. Negli ultimi anni la competizione non era più gareggiata dal cavallo dello zio Peppe o di don Ciccio ma da animali rampanti (a suon di siringhe dopanti) appartenenti ai "signorotti" locali. Ecco la reazione dell'ENPA, ente nazionale per la protezione degli animali.
Quest'anno però le corse s'avevano da fare. Sono già state montate le transenne lungo il percorso e scaricata la sabbia per favorire la partenza alla "testa della corsa", tutto con il denaro pubblico dei cittadini che, per la grande maggioranza, snobbano questo spettacolo pseudo-tradizionale.
L'amministrazione comunale forse ha promesso qualcosa in cambio di voti alle recenti comunali? La domanda sorge e ci sono molti elementi per averne un ragionevole dubbio. Certo è che il prefetto non da l'autorizzazione per la manifestazione, non solo per la sicurezza e la salute degli animali ma soprattutto per la delinquenza che ruota attorno l'ippica da strada.
Le transenne stanno ancora lì ad intralciare il traffico, l'ignoranza tra i politici è evidente, i soldi sono sprecati, la magistratura dovrebbe avere l'obbligo dell'azione penale...
Ansa: AMBIENTE:NO ANIMALI IN SAGRE E CORSE;ENPA,SI FAVORISCE MAFIA
Bonadonna (Prc): no alle corse di cavalli ed asini nelle feste di paese del trapanese